Pissarro è uno dei pochi pittori ad aver avuto un’influenza su Cézanne. Gli insegnò a osservare la natura e gli fece scoprire una nuova tavolozza dai colori più chiari. Cézanne serbò sempre affetto e ammirazione per questo fratello maggiore attento e sensibile al suo lavoro. Joachim Gasquet riporta nel suo libro, Paul Cézanne, queste opinioni dello stesso Cézanne: “Quanto al vecchio Pissarro, fu un padre per me. Era un uomo da consultare, qualcosa come il buon Dio”.
Questo paesaggio dipinto da Cézanne era già stato dipinto da Pissarro che, cinque anni più tardi, lo fece scoprire al suo amico. Questo luogo sarebbe il lato esterno del parco del castello di Marcouville, vicino a Pontoise, nella frazione dei Patis.
Cézanne stende vigorosamente le sue pennellate di colore sulla tela, ora spezzate, ora confuse, come se volessero comunicare allo spettatore l’energia vitale che spinge gli alberi ad elevarsi sempre più in alto.
Lontano dai fremiti sottili degli impressionisti, Cézanne dipinge il vigore ma anche la forza, in un immobilità che dà a quest’opera tutta la sua dimensione drammatica. Con questa tela, Cézanne si allontana dall’impressionismo e annuncia i primi frutti dell’opera che verrà.